Lucknow: qualche nota a posteriori (da Benares) – 1

Ormai sono 3 giorni che sono a Benares, ma prima di imbarcarmi su un articolo riguardo questa culla dell’hinduismo e di ciò che c’è di più indiano e sacro, vorrei soffermarmi ancora un po’ su quanto vissuto nella bella Lucknow dei Nawab.

Una delle esperienze più interessanti è stata certamente camminare per Aminabad Road, un reticolo di viottoli sovraffollati dove si vende ogni sorta di articolo fra capi d’abbigliamento (tra cui i pregiati tessuti in Chikan), stoffe, sete pregiate, gioielli, scarpe e sandali, pentolame, libri usati (e qui c’è davvero una grande offerta, specialmente – se non erro – di libri universitari o scolastici)… copertoni e camere d’aria… Innumerevoli sono poi quelle bancherelle o carretti che ospitano deliziosi spuntini nel gusto tradizionale indiano, servendo cibo appena cotto (di solito thali, puri…) o succo di lime appena spremuto, succo di barbabietola (anche questo estratto al momento con una pressa a motore) e ovviamente una serie di bibite fresche, dalla Coca-Cola o Pepsi, alle più insolite (per noi s’intende) Mirinda, Nimbooz, Limca, ThumbUp e Mountain Dew (tutte comunque di proprietà di PepsiCo o Coca-Cola). Si trovano inoltre anche i Minute Maid al succo di Mango o altri gusti esotici (Lici, Guava, …).

Ora, non per sfoggiare la mia passione per il cibo, ma non posso non parlare di un delizioso ristorantino molto molto tipico e largamente frequentato da Indiani che si trova in questa zona di Lucknow: si tratta del famoso “Tunday Kababi”. Come suggerisce il nome è specializzato in Kabab, per l’esattezza in Galavati Kabab (lit. che ti si scioglie in bocca) e posso assicurare che c’è un perché! Sono veramente deliziosi! Sempre in questo bel ristorante poi si può provare un ottimo Mutton Biryani (riso più carne di montone) che sta diventando sempre più uno dei miei piatti preferiti (devo ancora capire tuttavia se può concorrere con le mie pietanze preferite della nostra cara cucina italiana… forse resterà su i miei piatti preferiti all’estero ;-)).
Tuttavia non aspettatevi un ristorante come lo intendiamo noi: certo non questo Tunday! L’igiene è appena sufficiente (se ne può parlare…), il posto è un po’ tetro, ma la clientela è veramente variegata e il cibo estremamente delizioso: si trovano famiglie intere, coppie d’amici, fidanzati, gruppetti di ragazzi (teenagers), uomini d’affari in solitaria con le loro 24ore… e poi ovviamente alcuni stranieri che timidi timidi scendono le scale (o le salgono, a seconda della sala… ;-)) per inoltrarsi in questo leggendario locale, recensito in diverse guide turistiche, fra cui la sempre meno affidabile (;-)) Lonely Planet. Comunque a dir la verità in quei giorni di stranieri ne ho visti molto pochi: io, Mark (un ragazzo Texano con cui ho studiato a Mussoorie e che poi ho ritrovato qui a Lucknow) e un altro ragazzo, stavolta tedesco, che se ne andava in giro per il mondo da solo all’avventura nel suo anno sabbatico. Stop.

Se andiamo invece a parlare dei luoghi da visitare di Lucknow, sono tentato ad andare subito all’Ambedkar Memorial o Ambedkar Park, saltando per un momento gli storici edifici dell’epoca nawab (Bada Imabara, Chota Imambara, ClockTower) o le rovine degli insediamenti britannici che hanno attraversato quel terribile 1857 (Residency).


Il Dr Bhimrao Ambedkar Samajik Parivartan Prateek Sthal, più semplicemente noto come Amdekar Memorial, è un monumento commemorativo in onore dei Dalit, i cossiddetti intoccabili/fuori casta. Si tratta di una struttura di dimensioni veramente mastodontiche costruita appena nel 2002 (da verificare): il costo della realizzazione è stimato attorno ai 7 miliardi di Rupie. È ancora coinvolto inoltre in diverse battaglie legali (per quale motivo… cercherò!)
Appena si varca il portale d’ingresso si viene travolti dalla bellezza del marmo che riveste tutta la pavimentazione e che la sera diventa come lo specchio d’acqua di un mare calmo… e riflette le luci che illuminano tutta l’area. Da un lato e dall’altro si trovano i due monumenti commemorativi con statue e iscrizioni all’interno… interessante vedere come la donna che ha commissionato l’opera, una parlamentare, trovi la sua effige ritratta ovunque in statue gigantesche a fianco delle varie personalità connesse ai Dalit….

TO BE CONTINUED